Solo un piccolo uomo usa la violenza sulle donne x sentirsi grande.
Una campagna che ha riscosso molto successo, presentata nel “lontano” 25 novembre 2018 per la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne dall’allora vicepresidente della Camera Mara Carfagna.
Un’iniziativa che ha coinvolto esponenti del mondo dello spettacolo, della cultura, della moda, dello sport, dell’università, dell’informazione e della politica, e grazie a ciò è riuscita a raggiungere moltissime persone in poco tempo.
La campagna si presenta con il claim “non è normale che sia normale”, proprio per denunciare l’assuefazione in cui si trova la società.
Un messaggio semplice, ma di forte impatto, che non vuole trovare un colpevole, ma che cerca di arrivare al cuore delle persone.
Nessuno di fronte alle donne, è più arrogante, aggressivo e sdegnoso dell’uomo malsicuro della propria virilità.
Anche le grandi aziende scendono in campo. Ikea e Telefono Donna, per la Giornata Mondiale contro la violenza di genere, portano avanti insieme una coinvolgente campagna di sensibilizzazione.
Il tema trattato nel particolare è il problema delle violenze domestiche, un dramma che coinvolge una donna su tre.
I dati ci riportano uno scenario drammatico: l’80% dei casi di violenza si consumano nelle proprie abitazioni.
Ikea, che ha a cuore il benessere di vivere la propria casa, si è unita all’associazione Telefono Donna per denunciare questi comportamenti, ideando un video molto duro e toccante. Lo spot mostra una coppia alla ricerca di nuovi arredi dentro ad uno store Ikea.
Spostandosi nel Regno Unito, l’ente di beneficienza Women’s AID ha creato in collaborazione con l’agenzia di comunicazione WCRS, due campagne per denunciare le violenze domestiche. Le due campagne vanno a braccetto, anche se sono state ideate in due anni diversi: Blind eye nel 2013, mentre Look at me nel 2015.
Quello che le accomuna è l’uso innovativo della tecnologia.
Blind eye è un video creato con la tecnologia stereoscopica 3D che permette di poter vedere attraverso gli occhiali di visione 3D due scenari diversi nello stesso momento con ciascun occhio.
Perché le donne dicono di poter capire dal primo bacio se un uomo è giusto, ma non riescono a comprendere dal primo schiaffo che è sbagliato?
Viviamo in un mondo in cui ci nascondiamo per fare l’amore, mentre la violenza e l’odio si diffondono alla luce del sole…
Can’t be covered è una campagna promossa dall’organizzazione di beneficenza King Khalid Foundation con l’agenzia pubblicitaria Ogilvy per promuovere la lotta contro gli abusi sulle donne in Arabia Saudita. La foto della campagna raffigura il primo piano di una ragazza con il viso coperto da un velo, dal quale si intravedono solo gli occhi, uno dei quali è livido.
Voliamo oltre oceano per spostarci negli USA con la campagna No more. Lanciata nel 2013 dalla fondazione Joyful Heart Foundation, combatte la violenza domestica e gli abusi sessuali con l’obiettivo di eliminarli completamente. Per farlo, la fondazione fa scendere in campo personaggi del mondo dello spettacolo.
Nel video si susseguono i vari attori che incominciano la frase con “No more” e proseguono elencando una scusa che solitamente cerca di giustificare un atto di violenza.
Anche la Disney, a modo suo, sta affrontando questa tematica, da diversi anni, dando maggior risalto ai personaggi femminili, che spesso sono eroine indipendenti e femministe, le quali riescono a fronteggiare i propri compagni di avventura con la propria forza di volontà e grinta, senza piegarsi al bruto di turno.
Come se volesse ricordarci che questo tema va affrontato e ricordato tutti i giorni dell’anno, non solo nelle ricorrenze e nei giorni dedicati.