Un altro anno formativo è terminato e per molti studenti arriva il momento di lanciarsi nel mercato del lavoro. La prima mossa per proporsi in modo convincente è preparare un curriculum vitae efficace.
Ma se hai appena terminato gli studi, è probabile che le tue esperienze siano limitate. Questo non è vero in tutti i casi: molti studenti, come gli studenti dell’Istituto Rizzoli, concludono il percorso formativo con un bagaglio di esperienza professionale maturato attraverso il tirocinio curriculare o l’apprendistato in art. 43, come abbiamo visto in un nostro precedente articolo.
In linea generale, però, un giovane avrà bisogno di costruire un cv attraente nonostante l’esperienza limitata. Conoscendo le regole per scrivere un buon curriculum vitae, è possibile ottenere un ottimo risultato. Vediamo come.
Quali esperienze inserire nel primo curriculum vitae?
Il valore e l’appeal professionale di una persona non sono dati soltanto dalle esperienze lavorative in senso stretto. Ogni esperienza di vita concorre a formare la personalità, la professionalità e l’insieme di skills che contraddistinguono il profilo professionale di una persona. Per questo, anche se non hai molte esperienze lavorative, il tuo percorso è sicuramente pieno di contenuti da mettere in risalto nel tuo primo cv.
Ecco alcune delle esperienze che potresti valorizzare all’interno del primo curriculum:
- Tirocini formativi, che ti hanno già consentito un primo contatto con il mondo del lavoro;
- Volontariato, che ti ha dato la possibilità di impegnarti e relazionarti con situazioni complesse;
- Lavoro stagionale o occasionale, svolto magari per mantenerti agli studi;
- Studio della musica e di uno strumento, che denota capacità creativa e di applicazione;
- Viaggi di piacere o di studio in cui hai appreso una lingua straniera e ti sei confrontato con altre culture;
- Appartenenza a un’associazione, grazie alla quale hai preso parte a eventi culturali o di interesse sociale e hai maturato skills organizzative;
- Sport, che ti ha insegnato l’impegno e il gioco di squadra.
Queste sono solo alcune delle attività che potresti inserire nel tuo cv. Il primo passo è fare una lista di tutto ciò che hai fatto, riflettendo su quali qualità queste esperienze ti hanno permesso di maturare. Ciò che davvero conta al fine di fare una bella impressione in chi esaminerà il cv, infatti, sono le skills che puoi dimostrare di aver acquisito. Oggi si parla spesso di soft skills e hard skills. Vediamo di cosa si tratta.
Differenze tra hard skills e soft skills
Le soft skills sono tutte quelle qualità non immediatamente riconducibili a una competenza tecnica, eppure estremamente importanti nel definire il profilo personale e umano di una persona: capacità di comunicazione, capacità di prendere delle decisioni, gestione efficace del tempo, capacità di riuscire a collaborare in modo efficace, capacità di riuscire a gestire le situazioni complesse, capacità di adattamento, resistenza allo stress.
Le hard skills, invece, sono le competenze tecniche utili a svolgere uno specifico lavoro, che si apprendono durante un percorso formativo o un’esperienza professionale. Nel caso degli studenti dell’Istituto Rizzoli, ecco alcune delle hard skills che sviluppano durante il loro percorso:
la padronanza dei software professionali; la realizzazione della progettazione grafica integrata in relazione alle diverse tipologie di supporto di pubblicazione, dalla stampa alla comunicazione digitale, dal video al web design; la capacità di analisi e gestione dei dati; la programmazione informatica; la creazione di piani di lavoro e di strategie di comunicazione e altre capacità tecniche.
Come strutturare un curriculum vitae efficace?
Una delle cose più importanti da tenere a mente è che il cv va personalizzato in base al destinatario. Creare un solo cv e inviarlo per tutte le posizioni aperte non premia, perché ciascun posto di lavoro richiede competenze diverse, e un diverso approccio. Ricorda dunque di personalizzare tono, forma e contenuti del tuo cv in base al posto di lavoro per il quale ti stai candidando.
Chiariti questi punti fondamentali, vediamo quali elementi non possono mancare in un curriculum vitae ben scritto.
Inserisci una fotografia semplice ma realistica, in cui appari sorridente ma esprimi serietà e affidabilità. Gli HR apprezzeranno sicuramente foto di buona qualità, recenti e soprattutto professionali.
Inserisci luogo e data di nascita, il tuo indirizzo di domicilio e i tuoi recapiti.
Inserisci ordinatamente titoli di studio, corsi di specializzazione e data di ottenimento degli stessi, dal più recente al più vecchio.
Inserisci le esperienze lavorative, a partire dalla più recente. Per ognuna, scegli poche parole chiave che presentino le skills ottenute.
Elenca le tue competenze tecniche, linguistiche e organizzative in modo sincero. Se possibile, inserisci le certificazioni conseguite!
Non esagerare con le informazioni: gli HR consigliano di scrivere un cv efficace in massimo 2 pagine. Un numero minore ci farà sembrare svogliati, un numero superiore dispersivi.
È utile un accenno a hobbies e interessi, che permettono di far capire chi siamo e quali qualità particolari possediamo.
Non dimenticare di firmare il cv e di inserire l’autorizzazione al trattamento dei dati.
Quale modello di cv scegliere?
Esistono numerosi modelli di cv, come per esempio quello in formato europeo. La scelta del modello spesso è indicata dall’ente o l’azienda che sta offrendo il posto di lavoro.
Se invece l’annuncio dell’offerta di lavoro non specifica alcun modello, starà a te ideare il tuo personale cv, magari prendendo ispirazione dai tanti reperibili online. Sarà importante strutturarlo in modo chiaro ma originale, per mostrare impegno, creatività e capacità di presentazione.
Soprattutto se hai una formazione in ambito grafico, la creazione del cv sarà la prima occasione per dimostrare ai futuri datori di lavoro cosa sai fare!
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